
Nel mare della Grecia si nasconde un gruppo sette piccole isole e isolotti con acque turchesi e spiagge di soffice sabbia che ricordano lontani scenari esotici. Si chiamano Lichadonisia [Λιχαδονήσια] (o Lichades [Λιχάδες]) e si trovano nel tratto di mare del golfo di Eubea. La formazione di questo piccolo arcipelago avvenne in seguito ad un terribile terremoto nel 426 a.C che fece collassare un intero territorio. Le sette isole si chiamano Manolia, la più grande, Limani, Megali Strongyli, Mikri Strongyli, Steno, Vagia e Vorias.
Manolia è l'unica con un lido attrezzato: la piccola kantina prepara ottime grigliate di pesce e souvlaki, nonché gestisce ombrelloni e lettini. L'isola è stata abitata nel secolo scorso: nel 1928 raggiunse settanta abitanti, tutte famiglie di pescatori, e dagli anni '80 rimase abbandonato. Nella parte meridionale dell'isola presenta ancora le rovine di case.
Nella parte più alta di Megali Strongyli, la seconda isola in ordine di grandezza, si trova un faro che guida le imbarcazioni in questo tratto di mare. Sull'isola sono stati ritrovati resti di un piccolo acquedotto romano. Sul versante nord-orientale, nei pressi della cappella di Agios Nikolaos, sono le rovine di un piccolo monastero di Agios Gregorios del XII secolo.
Lichadonisia è un luogo di mare fantastico e i suoi fondali sono straordinari per gli amanti delle immersioni. Nel mare di Manolia, pochi metri sotto il livello del mare, si trova il relitto di una nave tedesca lunga 45 metri affondata durante la Seconda Guerra Mondiale.
Manolia è l'unica con un lido attrezzato: la piccola kantina prepara ottime grigliate di pesce e souvlaki, nonché gestisce ombrelloni e lettini. L'isola è stata abitata nel secolo scorso: nel 1928 raggiunse settanta abitanti, tutte famiglie di pescatori, e dagli anni '80 rimase abbandonato. Nella parte meridionale dell'isola presenta ancora le rovine di case.
Nella parte più alta di Megali Strongyli, la seconda isola in ordine di grandezza, si trova un faro che guida le imbarcazioni in questo tratto di mare. Sull'isola sono stati ritrovati resti di un piccolo acquedotto romano. Sul versante nord-orientale, nei pressi della cappella di Agios Nikolaos, sono le rovine di un piccolo monastero di Agios Gregorios del XII secolo.
Lichadonisia è un luogo di mare fantastico e i suoi fondali sono straordinari per gli amanti delle immersioni. Nel mare di Manolia, pochi metri sotto il livello del mare, si trova il relitto di una nave tedesca lunga 45 metri affondata durante la Seconda Guerra Mondiale.
Come arrivare a Lichadonisia
Non esiste un servizio di traghetti che collega questo microarcipelago alla penisola greca. Per raggiungere Lichadonisia occorre avere una barca oppure si deve prendere parte alle escursioni giornaliere dal porticciolo di Agios Georgios, sull'isola di Eubea (o Evia), o dal porto di Kamena Vourla, cittadina della Grecia Centrale raggiungibile in autobus da Atene, distante 150 km.Video sull'arcipelago di Lichadonisia